Non so voi, ma io non sono ancora pronta all’inverno che si avvicina… sarà per questo che oggi voglio tornare con la mente alle temperature gradevoli di Chiang Mai e alle sue super colazioni di frutta 🤩
Per il #thaiwikifood vi voglio parlare del mio frutto preferito: il mangosteen o mangostano.
🟣 Sebbene il nome ricordi un altro frutto, il mangostano non ha niente a che vedere con il mango. Questo frutto (Garcinia mangostana) è piuttosto piccolo, più o meno delle dimensioni di un’albicocca; ha una buccia dura, legnosa e viola; la polpa è suddivisa in spicchi bianchi, morbidi, succosi, che si sciolgono in bocca, letteralmente come il burro; il sapore è molto fresco e delicato, in qualche modo può ricordare quello della rosa.
🟣 Ad oggi la pianta del mangosteen è diffusa nelle zone subtropicali, ma allo stato attuale, quasi l’intera produzione mondiale proviene dalla Thailandia.
🟣Purtroppo, è difficile trovare il frutto fresco, o almeno io non l’ho ancora trovato – voi lo avete trovato qui?- ma lo si trova sottoforma di succo o integratore, anche se quest’ultimo è stato oggetto di polemiche e di un caso mediatico: un’azienda lo vendeva come una sorta di siero miracoloso in grado di curare tutti i mali, sfociando in pubblicità ingannevole. Ad ogni modo, il mangostano male di certo non fa, anzi, contiene molte sostanze utili al benessere del nostro organismo: acido folico, vitamine, fibre e sali minerali.
🟣Se avrete mai la fortuna di poterne assaggiare uno, per poterlo gustare sarà necessario inciderlo con un coltello lungo la circonferenza e dividerlo a metà, oppure facendo una leggera pressione sul fondo con le mani: la buccia del frutto maturo, infatti, oltre ad essere di un colore viola scuro e senza macchie, sarà abbastanza morbida. Attenzione che all’interno degli spicchi sono presenti dei semi che non sono commestibili.