Un paio di settimane fa vi ho parlato del pepe e di alcune sue varietà: per il #thaiwikifood di oggi voglio approfondire il pepe pigna, meglio conosciuto come pepe lungo.
🌿Il pepe lungo è originario dell’Himalaya ed è il più antico tipo di pepe che sia arrivato in Europa dall’Asia.
La pianta del Piper longum, appartenente alla famiglia delle piperacee, è una liana alta circa 1-2 metri, con numerosi rami sottili, foglie lanceolate e verde brillante. La pianta produce tutto l’anno fiori eretti, raggruppati in strutture oblunghe e affusolate, che producono frutti lunghi e stretti.
Il frutto in realtà è l’unione di tanti piccoli frutti, grandi quanto un seme di papavero. La sua forma di una bacca allungata, nera o marrone rossiccia, ricorda quella di una piccola pigna o di una pannocchia, di 2-3 cm di lunghezza. Questi vengono raccolti prima della maturazione ed essiccati al sole.
⚫️Il pepe lungo ha caratteristiche che lo rendono unico rispetto alle altre categorie di pepe. Infatti, il suo profumo ricorda un po’ l’incenso e la cannella mentre, assaggiandolo, si possono distinguere note di cioccolato amaro e liquirizia che lo rendono particolarmente speciale per l’alta cucina. Come tutti gli altri tipi di pepe, anche il pepe lungo contiene la piperina che ne determina la piccantezza e il suo inconfondibile aroma pepato.
Il pepe lungo è molto utilizzato nelle cucine asiatica, indiana e nordafricana, ma ormai rarissimo nella cucina europea, vista la larga diffusione del più classico pepe nero.
Può essere utilizzato nelle ricette con carni delicate: pollo, agnello e pesce. Si abbina molto bene anche alle verdure grigliate, e ad insaporire riso ed altri cereali.
🍫Inoltre, questa spezia ha la particolarità di sposarsi molto bene con i dessert: cioccolato, creme, tutta la frutta: dalla macedonia al crumble, dalle gelatine alle marmellate. Risulta anche delizioso sul formaggio fresco o aggiunto alle vellutate di legumi o zuppe.
In Asia entra nella composizione del curry e di alcune marinate. Infatti, si abbina molto bene alla citronella, alla vaniglia, e ai rizomi come zenzero, galanga e curcuma.
🥣Per utilizzarlo, ricordatevi che non può essere macinato con il macinapepe perchè troppo morbido, ma si presta bene per essere pestato nel mortaio o grattugiato similmente alla noce moscata.
In caso lo si voglia aggiungere durante la cottura, immetterlo solo verso la fine, proprio come si fa con qualsiasi altro pepe: cuocerlo troppo potrebbe distorcerne il sapore e gli aromi, oppure aggiungerlo intero a metà cottura.
Curiosità 😉
In passato, alcune tribù della Malesia lo utilizzavano come ingrediente per produrre un veleno per le frecce.