Ritorniamo in cucina e per il #thaiwikifood di oggi vi svelo un altro ingrediente indispensabile in dispesa: la shrimp paste!
🦐 Tradotta dall’inglese, la pasta di gamberetti è un componente molto utilizzato in tutto il sud-est asiatico: è ricco di note forti ed umami e anche la minima quantità aggiunge una profondità sorprendente a qualsiasi piatto.
🦐 La potete trovare in diverse forme, da salse liquide a paste più dense o a blocchi solidi ed essiccati, a seconda della tradizione culinaria da cui proviene la pasta.
Tradizionalmente, la sua preparazione risale all’VIII secolo e ha le sue radici nel sud della Thailandia, dove i gamberi venivano raccolti, mescolati con sale, e stesi su stuoie di bambù ad asciugare al sole per trasformarsi in pasta di gamberi fermentata – una volta essiccati, i gamberi si conservano per mesi.
Naturalmente la pratica si è diffusa in tutti i paesi limitrofi: la troverete anche in Malesia -belancan- Indonesia -terasi- fino alle Filippine -bagoong-.
🦐 La shrimp paste è una pasta dall’odore forte e molto salata, contiene gamberetti, o krill, fatti fermentare per settimane sotto il sole cocente e sale. Il sapore è simile alla salsa di pesce, tranne per il fatto che è un po’ più forte e, beh… sa più di gamberi.
A seconda del paese di origine e della sua lavorazione, la pasta varia dal colore rosa pallido al marrone rossastro intenso.
🦐 In generale la pasta viene utilizzata in molte ricette, ma in particolare modo per i noodles, i curry, per i piatti saltati nel wok e per alcune salse: combinata con tamarindo, aglio, scalogno, peperoncini rossi e altri ingredienti, forma la salsa di peperoncino piccante tailandese nam prik pao o chilli paste.
🦐 Il prodotto una volta aperto si può conservare in dispensa o in frigorifero (non necessariamente), assicuratevi solo che sia in un contenitore chiuso ermeticamente, o potreste ritrovarvi con un frigorifero al profumo di gamberetti 😉
